Il lavoro del Sussex Spaniel

La seguente descrizione delle caratteristiche venatorie del Sussex Spaniel è stata scritta e approvata dal Sussex Spaniel Club of America per aiutare i giudici delle prove di lavoro, i cacciatori e allo stesso modo i futuri proprietari di Sussex Spaniel. È una summa delle caratteristiche naturali ereditate dalla razza che riteniamo desiderabili e che vogliamo preservare.



È più facile capire lo stile del Sussex esaminando la funzione storica per cui la razza è stata selezionata. I proprietari terrieri del Sussex (e del vicino Kent) allevavano e selezionavano un cane che cacciasse senza stancarsi nella regione boschiva del Sussex: “una campagna boschiva, con fitto sottobosco e solide e profonde recinzioni, con ripidi pendii coperti di querce e faggi noti come ‘hangers’ che si aggrappano precariamente ai fianchi delle colline, con piccole e profonde forre che terminano in strane e nere pozze d’acqua, il tutto ricoperto da fangoso e pesante terreno argilloso”. In poche parole, una campagna che richiedeva un cane da caccia instancabile, in grado di entrare nel fitto bosco o sottobosco, in grado di stanare selvaggina sia di pelo che di penna, in grado di recuperare, riportare e nuotare bene e di fare tutto ciò con gioia.

Questo tipo di sottobosco necessitava una razza Spaniel con uno stile di caccia particolare. Il Sussex, quindi, è stato selezionato per essere un cacciatore metodico, determinato e completo; per cacciare a un’andatura moderata, con eccellente resistenza e assoluta fermezza. Il Sussex non è stato selezionato per essere impetuoso né veloce nel folto, ma compie il suo lavoro alla svelta e con risolutezza. Non è affatto pigro, lento né impacciato.

Inoltre questo tipo di sottobosco tratteneva l’odore della selvaggina e riduceva al minimo la sua diffusione, richiedendo un cane con grandi capacità di pistare e una particolare attitudine a tenere il naso sul terreno. Un Sussex non tende a coprire ogni metro quadrato di terreno con le proprie zampe nella speranza di soprendere della selvaggina che non ha fiutato. Piuttosto, si muove a rigor di logica con la testa bassa nel folto per cercare di catturare la minima emanazione. Se non vi è emanazione, egli scarterà un’area e si sposterà in un nuovo folto.

Visto che il sottobosco del Sussex era molto difficile da penetrare, esso richiedeva un cane con grande spinta e determinazione per farsi strada entro la boscaglia quando la selvaggina veniva fiutata. Il Sussex doveva essere molto ostinato sulla traccia finché la selvaggina veniva forzata al limite della boscaglia e veniva quindi fatta alzare. Il Sussex dei giorni nostri dovrebbe “animarsi” nel sentire l’emanazione del selvatico, dovrebbe dimostrare una forte determinazione a esplorare anche la più debole pista e dovrebbe essere molto ostinato nello “stanare” la selvaggina. Una volta individuata l’emanazione del selvatico – spesso egli diminuisce la velocità avvicinandosi al selvatico – un Sussex potrebbe arrestarsi o esitare per qualche istante (ma non in modo indeciso) prima di lanciarsi in un’energica cerca forzata. Questa cerca “esitante”, tipicamente inglese, è comune a diverse altre razze Spaniel. Sebbene non sia frequente, occasionalmente il Sussex può dar di voce – il suo abbaiare è pieno e scampanato, sebbene acuto – quando la preda viene localizzata. Questa caratteristica non dovrebbe essere penalizzata poiché nel fitto sottobosco viene considerata utile perché segnala al cacciatore che la selvaggina sta per essere alzata.

 

Le capacità di riporto naturale variano notevolmente nella razza; comunque, previo un buon addestramento, il Sussex afferrerà arditamente e sarà padrone delle doti necessarie per riportare sia dal terreno che dall’acqua. Un Sussex che non riporta o non ben addestrato dovrebbe, comunque, localizzare il selvatico abbattuto e starci sopra, o tirarlo fuori dal folto e aspettare che arrivi il cacciatore per prenderlo. Storicamente, il lavoro in acqua non era richiesto sempre a questi cani, ma la maggior parte dei Sussex nuota molto bene. La loro entrata in acqua è intenzionale e la velocità moderata, ma dovrebbero compiere fino in fondo il loro lavoro.

Per ricapitolare: i Sussex cacciano a un’andatura moderata, a un trotto veloce, che possono mantenere per tutto il giorno. Possono essere un po’ casuali su terreni piani e aridi ma devono “animarsi” quando captano l’emanazione. Devono dimostrare un eccellente fiuto mentre cercano a fondo la più debole traccia. Una volta sulla pista, devono essere molto ostinati nello “stanare” il selvatico. Devono riportare sia dal terreno che dall’acqua; entrano intenzionalmente in acqua e la loro velocità natatoria è moderata.

 

(articolo tratto dal sito del Sussex Spaniel Club of America,  www.sussexspaniels.org, traduzione di Massimo Chirivi)