Il Parto

Specialmente per chi si trova per la prima volta ad affrontare questo evento, gli interrogativi appaiono molteplici.

Dove far partorire la nostra “bambina”? Come far funzionare le cose al meglio? Qual’è il momento giusto per contattare il veterinario? Cosa fare dopo?


I consigli che vi posso dare sono dettati unicamente dalle mie esperienze, ma vi posso assicurare che ogni parto fa storia a sé.

Prima di far accoppiare la vostra canina, vi consiglio innanzitutto di fare un paio di conti, perché essi sono sostenuti; tra assistenza alla gravidanza e al parto, taglio delle code, sverminazioni, vaccinazioni, tatuaggi (vi ricordo che sono tutte cose a carico dell’allevatore), pedigree, cibo per i cuccioli, integratori per la neomamma ecc., per non parlare poi del costo della monta che può variare molto in base al fidanzato che sceglierete per lei, capite bene dove andrete a “parare”.

Detto questo passiamo ai nostri interrogativi: preparate per la vostra piccola una cuccia in un angolo tranquillo della casa, dove il passaggio dei suoi amici a due zampe non sia molto frequente, con una lampada a infrarossi piazzata a un’altezza tale da permettere ai cuccioli di essere scaldati (ma non troppo, mi raccomando!). Una ciotola d’acqua dovrà essere sempre a disposizione.

Generalmente la temperatura della futura mammina si abbassa in vicinanza del parto per poi rialzarsi subito prima. Dico generalmente non a caso, perché mi è capitato che ciò non avvenisse.

Per il momento del parto preparate diversi asciugamani, perché le acque che si romperanno alla nascita di ogni cucciolo, tenendo quest’ultimi bagnati, non facciano loro abbassare la temperatura, sottoponendoli così a rischio di infezioni. La presenza di acque verdi durante il parto è assolutamente normale ma state bene attenti che non vi siano perdite anormali prima.

Controllate che ad ogni cucciolo la vostra piccola si preoccupi di rompere il sacco e tagliare il cordone. A volte capita che dal cordone esca molto sangue: in quel caso dovrete essere pronti con un filo a fare un nodo alla base del cordone e interrompere l’emorragia.

Non vi preoccupate se gli intervalli tra la nascita dei cuccioli saranno diversi, a volte trascorrono ore prima che la canina partorisca il cucciolo successivo. Preoccupatevi solo se la canina “spinge” da molto senza successo, può significare che un cucciolo si presenta di schiena e il mio consiglio è di interpellare immediatamente il medico veterinario.

Alla fine del parto è consigliabile far praticare alla canina un’iniezione di ossitocina dal medico per assicurarsi che non vi sia rimasta placenta e farla così sottoporre a una visita di controllo.

Generalmente ci si rende conto della fine del parto dal fatto che la nostra bambina sarà più tranquilla fino ad arrivare a cadere addormentata, vinta dalla stanchezza.

Assicuratevi che ogni cucciolo si attacchi al seno, succhiando così il prezioso colostro. Controllate poi che i piccoli siano tutti caldi; in caso contrario provvedete in tal senso e fatelo poi visitare dal medico: potrebbe avere acqua nei polmoni causa poi di una conseguente polmonite.

Alla vostra piccola darete poi un bel cucchiaio di olio di ricino che le servirà a ripulire stomaco e intestino dalle placente ingerite. Solo dopo che avrà sporcato le potrete dare del cibo, che dovrà essere frazionato in almeno tre piccoli pasti giornalieri che le consentiranno di nutrirsi senza appesantirsi troppo, integrati con calcio e vitamine. Le andrà poi somministrata giornalmente una compressa di metilergometrina, che facendo contrarre l’utero, lo aiuterà a ripulirsi ulteriormente. Perdite di sangue dilatate nel tempo sono abbastanza normali. Si raccomanda inoltre di controllare che il seno non si indurisca anormalmente, indice di una mastite. Anche in questo caso si deve ricorrere al medico.

Evitate di far transitare in casa persone estranee, per consentire alla mamma la maggiore tranquillità possibile, o correrete il rischio che, per gelosia o per paura che qualcuno glieli sottragga, li possa prendere in bocca e portare in altro luogo magari non così caldo come la cuccia deputata.

Per altri dubbi o consigli resto a vostra disposizione, sperando che con queste mie righe possa esservi stata di aiuto.

 

Angela Francini