Regolamento Nazionale delle Prove di Caccia per Spaniels

Approvato dal Consiglio Direttivo dell'ENCI ed in vigore dall' 1.1.1996 Successive modifiche apportate dal Consiglio Direttivo in data 11.2.1997 In vigore dall' 1.7.1997

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REGOLAMENTO NAZIONALE DELLE PROVE DI CACCIA PER SPANIELS
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PREMESSA

 

Le prove nazionali si suddividono in:

a) prove con selvatico abbattuto (tipo A)

b) prove con riporto a freddo (tipo B)

A fini del conseguimento del titolo di campione italiano di lavoro, non meno di due CAC devono essere ottenuti in prove con selvatico abbattuto.

 

A) PROVE CON SELVATICO ABBATTUTO

In tali prove il riporto viene eseguito esclusivamente su selvaggina naturale nel corso del turno di prova, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 23.

B) PROVE CON RIPORTO "A FREDDO"

 

In tali prove il riporto sarà effettuato a fine gara, limitatamente ai cani qualificabili, su fagiano o piccio- ne di allevamento, precedentemente uccisi e lanciati al cane come previsto dal successivo art. 23 comma 4. Il tipo di animale da riportare dovrà essere specificato nel programma.

Art. 1. - Queste prove hanno lo scopo di evidenziare i riproduttori di élite che si saranno distinti per le loro qualità di naso, di andatura, di resistenza, della capacità di recepire e trattenere un addestramento molto spinto e suscettibile a generare altri grandi cacciatori e numerosi cani da caccia di alto valore.

Art. 2. - Le prove di cui alla lettera "a" della premessa sono caratterizzate dal fatto che possono svolgersi solo in stagione di caccia aperta su selvatico naturale e con selvatico abbattuto per ciascun cane nel corso del suo turno di prova.

Le prove di cui alla lettera "b" invece dovranno svolgersi SOLO in Zone di Ripopolamento e Cattura o Aziende Faunistico Venatorie e SOLO dalla chiusura della caccia al 31 marzo e dal 1 settembre all'apertura.

Nessuna prova con CAC potrà essere svolta con selvatico che non sia naturale. Per selvatico naturale si deve intendere selvatico nato in libertà o liberato al più tardi entro il mese di agosto.

In nessun caso potrà essere liberato selvatico in occasione di una prova, nemmeno qualche giorno prima.

 

ORGANIZZAZIONE

 

Art. 3. - Non potranno partecipare alle Prove che i cani di razza pura iscritti o ascrivibili ad un Libro Origini riconosciuto dalla FCI.

 

Art. 4. - Nelle prove sono previste due categorie separate, l'una alla quale prenderanno parte i Cocker, l'altra alla quale parteciperanno tutte le razze Spaniel.

Nel caso in cui non si potessero effettuare le due categorie contemporaneamente, il comitato organizzatore tirerà a sorte l'ordine del loro svolgimento.

Tutti gli Spaniel potranno correre assieme nella stessa prova nel caso in cui non ci siano sufficienti iscrizioni di una delle varietà. In quel caso sarà attribuito un solo CAC purché il cane vincitore sia di qualità eccezionali.

 

Art. 5. - La partecipazione alle prove con CAC è aperta ai cani menzionati all'art. 3.

L'iscrizione alle prove sopra indicate può essere limitata anche in base a solo titoli di merito (qualifiche ottenute precedentemente) a condizione che venga indicata sul programma delle prove.

 

Art. 6. - Si prescrive quanto segue: 

a) se la Prova è divisa in più batterie, la ripartizione dei cani si farà secondo le seguenti disposizioni: 

nessun proprietario, addestratore o conduttore potrà pretendere che i suoi cani siano inseriti in 

più batterie a meno che non abbia degli aiutanti che possano presentare per lui in altre batterie. 

b) la presenza di femmine in estro è assolutamente proibita; 

c) nessuna iscrizione potrà essere accettata oltre la data della chiusura stabilita; 

d) non verrà rimborsato alcuno ammontare di iscrizione a meno che la rinuncia non venga 

comunicata almeno 5 giorni prima della data della prova; 

e) le iscrizioni saranno valide solo se accompagnate dall'importo. I partecipanti di nazionalità estera 

potranno regolare i loro pagamenti all'atto delle prove purché questi vengano effettuati prima 

dell'inizio e dovranno essere fatti per tutti i cani iscritti, presenti o meno, salvo i casi alla lettera 

d); 

f) solo le femmine in calore potranno essere ritirate e non potranno essere rimpiazzate, inoltre non 

sarà accettata alcuna sostituzione di cane; 

g) il conduttore o il concorrente che rifiuterà di pagare le sue iscrizioni non sarà ammesso alla 

partecipazione alle prove della stessa categoria che avessero luogo nella stessa giornata. 

 

Art. 7. - Non sono ammessi cani cattivi, mordaci o affetti da malattie contagiose, i cani appartenenti o 

condotti da persone soggette alla sanzione disciplinare della squalifica irrogata dall'ENCI o dalla FCI in corso 

di esecutività, o facenti parte di società o club non riconosciuti dagli Enti membri della FCI. 

 

Art. 8. - I conduttori dovranno trovarsi, pena l'esclusione, presenti all'appello che si farà sul luogo del 

raduno, e saranno in seguito sempre a disposizione del Giudice. 

 

Art. 9. - Il Comitato organizzatore si riserva il diritto di annullare una prova rimborsando l'ammontare 

delle iscrizioni solo per cause naturali e di forza maggiore. 

 

Art. 10. - L'omologazione da parte dell'ENCI delle classifiche non avrà luogo se i cani presenti in gara non 

saranno almeno 2. 

 

Art. 11. - La ripartizione dei cani sarà fatta dagli organizzatori, mentre l'ordine dei turni sarà fatto con 

estrazione a sorte. 

 

MISURE D'ORDINE 

 

Art. 12. - Per quanto attiene le misure d'ordine saranno applicati i vigenti regolamenti dell'ENCI. 

 

PRESENTAZIONE 

 

Art. 13. - Nessun cane potrà portare, durante il turno, alcun oggetto coercitivo. 

 

Art. 14. - Il conduttore dovrà in qualsiasi circostanza rimettersi alle indicazioni dei giudici, non dovrà usare 

voce e fischietto che con la massima discrezione. 

 

Art. 15. - A meno che un cane non presenti delle insufficienze evidenti o dei difetti eliminatori, verrà 

esaminato almeno per 10 - 15 minuti. Dopo il primo turno il giudice avrà la facoltà di richiamare i cani per 

quante volte e per tutto il tempo che egli riterrà giusto. 

 

Art. 16. - Le prove dovranno essere giudicate da un (1) Giudice e nei casi in cui ne ricorrerà la necessità si 

potrà utilizzare un assistente indicato dall'organizzazione, purché sia realmente esperto. Ove necessario o 

prescritto da altri regolamenti si potrà far giudicare anche da giurie plurime.

 

Art. 17. - Nelle prove di tipo "a" di cui alla premessa assieme alla giuria cidovranno essere 

preferibilmente due sparatori ufficiali. In generale questi dovranno seguire le indicazioni dei giudici e 

previ accordi si potrà abbattere il primo selvatico che si leva, ma in seguito solo quello lavorato dal cane. 

Per tutti i selvatici abbattuti il cane sarà invitato al riporto. 

 

Art. 18. - I cani dovranno correre, nei limiti del possibile, su terreno semi - coperto e vario. È facoltà del 

giudice di farli correre anche su terreno scoperto per meglio controllarne l'addestramento. 

 

Art. 19. - La Giuria dovrà tener conto delle attitudini e delle caratteristiche di lavoro di ogni razza. 

Dovrà altresì tenere in considerazione: l'intelligenza; la cerca di giusta ampiezza compatibile con tipo di 

terreno e utile al fucile; il galoppo brioso e veloce in stile di razza; l'azione avida continua e determinata; il 

collegamento con il conduttore; la capacità di ricezione dell'emanazione sia su pista che al vento; la 

presa di pista, la prontezza e l'espressività nel risolvere; la buona condotta al frullo e allo schizzo della 

selvaggina sia forzata, sia che si levi spontaneamente, nonché al colpo di fucile anche su selvatico non 

"lavorato" dal cane; l'attenzione alla fucilata; la prontezza e la precisione dell'individuazione del punto di 

caduta del selvatico; la perseveranza nella ricerca del selvatico abbattuto e la prontezza nell'abboccarlo; la 

velocità e dolcezza del riporto sia all'asciutto che dall'acqua; la resistenza nell'affrontare ostacoli. 

 

Art. 20. - I difetti e gli errori che portano all'eliminazione sono: 

- insufficienza di cerca (l'ideale è quella utile al fucile); 

- carenza di iniziativa e passione, carenze fisiche, scarsa avidità e determinazione; 

- andatura non in tipo; 

- carenza palese d'intelligenza; 

- paura del colpo di fucile e del selvatico; 

- il trascuro di selvatico utile; 

- il far ripetutamente levare il selvatico fuori tiro; 

- la carenza di olfatto; 

- il dare voce sia insistentemente che senza giustificazione; 

- il mancato riporto sia all'asciutto che dall'acqua anche su selvatico non levato dal cane, purché non 

abboccato da altri cani; 

- il riporto con dente duro. 

 

Art. 21. - I cani dovranno essere condotti come lo sono generalmente a caccia, diretti 

preferibilmente con un segno; i richiami troppo frequenti sia alla voce che col fischietto, saranno 

considerati come difetti di obbedienza. Durante la cerca ed il riporto il conduttore dovrà rimanere 

vicino al giudice per seguirne le direttive. Il giudice ha facoltà di accordare al conduttore di portare 

il cane in vicinanza del luogo di caduta del selvatico se questo è stato abbattuto quando il cane non 

lo lavorava, o comunque al di fuori della vista del cane. Il riporto dovrà essere effettuato al piede 

del conduttore senza esitazioni o interruzioni ingiustificate. 

 

Art. 22. - In ogni caso, affinché il cane possa essere classificato, dovrà riportare correttamente. 

Dovrà anche aver lavorato e preso un punto su almeno un selvatico. 

Il riporto di lepre è obbligatorio per gli Springer. Per i Cocker la mancanza di riporto di lepre non è 

difetto di eliminazione ed il riporto effettuato è da considerarsi come nota di merito. 

La mancanza di riporto di un selvatico ferito che si sia sottratto non porta alla eliminazione se il 

cane lo ha almeno tentato dando prova di aver trovato la pista, averla seguita più o meno a lungo. 

Il riporto effettuato in questi casi, è nota meritoria. 

Abboccare un selvatico fermo non è nota di demerito. 

 

Art. 23. - Nella prova di cui alla lettera "a" della premessa il riporto "a freddo" non sarà ammesso 

salvo casi eccezionali di forza maggiore. 

Prima di effettuare un riporto a freddo, si deve tentare se possibile di effettuare un riporto a caldo 

in azione di caccia. 

Per il cane che abbia ottenuto un punto o nel turno o nel richiamo, per la verifica del riporto a caldo 

non sarà più tenuto conto degli errori commessi oltre il tempo del turno o del richia mo dopo la 

realizzazione. 

Se per mancanza di tempo, di terreno o di selvatico non è possibile effettuare un riporto a caldo, si 

ricorrerà al riporto a freddo in azione di caccia con le seguenti modalità da seguire anche per le 

prove di cui alla lettera "b" della premessa: 

- il selvatico (non precedentemente abboccato) è posto su terreno al di fuori della vi sta del cane a 

circa 20/30 metri da lui. Il terreno sarà lavorato come in una normale azione di caccia. Dopo un 

colpo di fucile il cane verrà inviato al riporto. 

La durata della cerca non avrà alcuna importanza e non costituirà in alcun caso un criterio di 

valutazione. A condizione che il cane cerchi attivamente, gli verrà concesso di continuare. Ogni 

riporto a freddo sarà fatto su terreno differente. 

 

Art. 24. - Per essere classificati non è ammesso nessun errore grave. 

Per ottenere il CAC il cane dovrà aver completato un lavoro impeccabile senza alcun errore. 

 

Art. 25. - Il C.Q.N. (Certificato di Qualità Naturali) può essere dato solo al cane che avendo dato 

prova di ECCELLENTI qualità naturali (compreso il riporto) ed essendosi comunque ag giudicato 

almeno un punto, non ha potuto essere classificato per errori di dressaggio. 

 

Art. 26. - "DERBY" Prova riservata a soggetti nati in Italia dopo il 1° Luglio di due anni prima. 

Le batterie di questa prova non possono essere composte da più di 11 soggetti. 

Se vi sono più batterie, i vincitori di ciascuna batteria a parità di qualifica, dovranno confrontarsi in 

un turno singolo per determinare il vincitore del DERBY. 

 

Art. 27. - I Giudici non baseranno le loro classifiche in relazione al numero dei punti presi, bensì 

sulla loro qualità tenendo conto dello stile di razza e delle altre qualità naturali ine renti la razza. 

 

Art. 28. - Alla fine della prova i Giudici dovranno proclamare la classifica sul campo e commentare 

l'esito della prova. 

 

Art. 29. - Per accedere al Campionato Italiano di Lavoro un cane dovrà aver ottenuto: 

- 3 CAC (di cui non meno di 2 ottenuti in prove con selvatico abbattuto) 

- possedere un brevetto di riporto dall'acqua (come da art. 30) 

- aver ottenuto la qualifica in esposizione (attualmente un MB in Raduno o Speciale). 

BREVETTO RIPORTO DALL'ACQUA 

Art. 30. - Il brevetto di riporto dall’'acqua verrà giudicato da due giudici abilitati a giudicare prove 

CACIT per Spaniel. 

Condizioni dell'esecuzione dei riporti dall'acqua: 

- i riporti si faranno con anitra uccisa al momento 

- i giudici veglieranno affinché tutti i cani siano posti nelle stesse condizioni e che si avvicinino il più 

possibile ai seguenti criteri: 

- i riporti si faranno in acqua profonda che obblighi il cane a nuotare per una distanza di più metri, 

- l'entrata in acqua si farà su una discesa non troppo ripida che non obblighi il cane a saltare o 

tuffarsi, 

- l'anitra sarà lanciata per tutti i cani dalla stessa persona e dovrà cadere oltre sette metri dal bordo 

(in caso di riporto nel fiume, l'anitra sarà lasciata sufficientemente a monte da poter passare a 

portata davanti al cane). 

Verrà tirato un colpo di fucile all’atto del lancio, il cane potrà andare in acqua non appena l'anitra 

verrà lanciata. 

- per un tempo che non dovrà assolutamente superare il minuto, sarà tollerato che il conduttore 

incoraggi il suo cane ad entrare in acqua ma non potrà usare che la voce e dovrà rimanere nei limi ti 

del ragionevole. 

 

DISPOSIZIONI TRANSITORIE 

Art. 31. - Fino al 31/12/97 gli organizzatori di Prove Internazionali sono tenuti allo svolgimento della 

prova di riporto dall'acqua come descritta al precedente articolo 30 che varrà a tutti gli effetti quale 

brevetto di riporto. Resta inteso che i possessori del brevetto non sono tenuti alla reiterazione della 

prova di riporto dall'acqua.